Alla quindicenne che ero (To my fifteen self)

ENGLISH VERSION BELOW

Cara Cristina,

prima di tutto guardati intorno e guarda che meraviglia ti circonda. Il mondo è vasto e bellissimo e nei prossimi anni avrai occasione di vederlo e scoprirlo. Fino ad oggi lo hai guardato con un occhio solo e presto i viaggi e le esperienze che farai ti apriranno anche l’altro. Allora i colori e i profumi saranno più vividi e la novità, che ti investirà come un tornado, ti farà comprendere di cosa sei capace, quanto vali e quanto poco valgono le piccole cose superflue di cui spesso ti circondi. Ancora non lo sai, perché adesso non uscire un pomeriggio o una sera ti sembra che ti faccia perdere le esperienze più importanti della tua vita. Capirai invece che il tempo non si misura, come ti hanno sempre fatto credere, con i minuti e le ore ma acquista valore in base alle persone con cui lo passi e come queste ti fanno sentire in loro presenza

 

Non conosci molto della libertà oggi, ma imparerai che per te è il valore più importante. Imparerai a disprezzare chi volontariamente se ne priva perché, dal tuo punto di vista, getta il bene più prezioso. Gli schiavi di una relazione o di un’amicizia o, peggio di tutti gli altri, i servi delle apparenze, proprio come lo sei tu ora e lo sarai un po’ per sempre, saranno il punto da cui allontanarsi.

Non avere paura di lasciare il tuo porto sicuro, la casa e gli affetti, ma non dimenticare mai da dove vieni e cosa ti ha dato il vento per andare avanti: l’amore.

 

Conosci la malvagità delle persone. Quella si incontra presto. Non sai però che si coprirà dietro veli sempre più sottili e a volte ti accorgerai tardi del lento lavorio con cui ti voleva corrodere. Non tutte le persone ti apprezzeranno e ci saranno due categorie: chi te lo farà capire subito e chi te lo nasconderà per usarti all’occorrenza.

 

So che hai paura che qualcuno non riuscirà mai ad amarti. Ma prima che tu chieda a qualcun altro di farlo ti conviene cominciare da te stessa. Comincia già ora a capire quanto è inutile essere perfetta all’esterno e coltiva la tua persona. Il tuo obiettivo non deve essere quello di diventare una “bella ragazza”, tu non lo sai ma che risate tra qualche anno quando vedrai che fine hanno fatto, il tuo obiettivo è diventare una bella persona. Una scatola piena di esperienze e di vita, un rimedio auto difensivo alla noia mortale di chi sa sempre che direzione prenderà la sua vita. La tua è una strada piena di curve, non saprai mai cosa ti aspetta. Ma prendi la rincorsa ad ogni curva e guarda indietro solo per capire se potevi fare meglio. Cerca sempre di migliorarti, per quello non c’è un punto di arrivo e dubita sempre di chi si sente arrivato.

 

Forse dovrei avvisarti fin da ora della mediocrità dilagante in cui ti troverai. Dovrei forse dirti di non partire per i tuoi viaggi o per l’Università, consigliarti di stare a casa e non aprire la gabbia d’oro in cui ti trovi. Dovrei dirti buttare il GGG che custodisci ancora gelosamente sulla tua libreria ben in vista. Ti dovrei proprio avvisare che Philip Roth,  Khaled Hosseini, David Grossman, Italo Calvino, Giovanni Verga, la letteratura greca e quella latina non salveranno il mondo. Non lo salveranno dalla nebbia che lo avvolge e crea questa cappa insostenibile in cui vince chi è semplice e destrutturato, o forse dovrei dire invertebrato, e ciò che comporta pensiero e riflessione viene con regolarità impressionante scartato. Sei condannata alla sensibilità, proprio così come Sorrentino fa dire al suo personaggio-capolavoro Gep Gambardella. Ma forse puoi salvarti. Getta i libri di scuola e affonda il naso in un libro qualsiasi di Fabio Volo o in una di quelle insopportabili biografie di personaggi insulsi della TV. Comincia ad inalare anche tu l’aria della mediocrità così non arriverai così come siamo diventate adesso: incredule davanti alla banalità, incapaci di tuffarci eppure perennemente escluse. A quest’ora saresti perfettamente a tuo agio e forse avresti molti più amici rispetto a quelli che accuratamente selezioni.

Qual è dunque la verità? Si stava davvero meglio quando si stava peggio?

 

ENGLISH VERSION

To my fifteen self

Dear Cristina,

First of all look around and be thankful for the beautiful things that surround you. The world is wide and amazing and in the next years you will be lucky enough to see and discover  part of it. Until now you have looked at it with one eye only, but soon your trips and your experiences will open up the other eye too. Then colors and smells will be more vivid and the big news, which will strike you like a tornado, will make you understand what you’re capable of , how much you’re worth and how meaningless are those superficial things you surround yourself with.

You don’t know it yet, right now not going out with your friends for one night seems like you’re missing the time of your life. But you will know the real truth: time isn’t really measured with minutes and hours, but, in the economy of life, time is evaluated based on the people that were with you and how they were making you feel.

You don’t know much about freedom yet, but you’ll learn that is the most important value for you. You’ll learn to be disgusted by the people who voluntarily deprive themselves of their liberty because, from your point of view, they’re throwing away the most precious thing. Those who are slaves to a relationship or to a friendship or, worst of all, to appearances, just like you are now and will always be a little, those people will be the point from where you’ll have to walk away.

Never fear to leave your pretty little harbor, your house and your loved ones, for the unknown but never ever forget where you come from and what gave you the wind to sail off: love.

You know people can be mean. That’s an early lesson. But you don’t know yet that cruelty will hide under more and more veils and it will happen that you will found it too late, after a long work of destruction of your self-esteem. Not everyone will like you and there will be two types of people: those that will tell you that right away and those who will hide their opinion in order to use you when needed.

I know you fear nobody will love you for who you are. But  before you ask someone to love you it would be better for you to start loving yourself first. Your goal is not to be “pretty”, by the way I won’t spoil you where pretty girls end up but let me tell you is really funny. Your goal is to be a good person, a box full of experiences and life, to be the perfect antidote to the boredom typical of the people who know exactly what their life is going to be. Your life will be a difficult and curvy road, you will never know what happen in the next mile. But take a deep breath and run, never look back except for asking yourself: “what could I have done better?”. Always try to be a better person, there’s no finish line for that, and doubt those who tell you they are done in their path.

Maybe I should tell you though about the reign of mediocrity where you’ll end up. Maybe I should tell you not to leave your home for college or for your trips and advise you to just stay home and never leave your golden cage. I should tell you to throw away your Rohal Dahl  book that you jealously still keep in your bookshelf. I really should warn you that Philip Roth, Kahled Hosseini, David Grossman, Italo Calvino, Giovanni Verga, greek and latin literature won’t save the world. They don’t save it from the thick haze of the unsophisticated which surrounds us and makes it hard to breath. In this world simplicity and banality win over any other thing implying thoughts and consideration, which is regularly rejected.

You are sentenced to sensibility. But maybe you can save yourself. Throw away your school books and get yourself some idiot harmony novel or some of those unbearable biographies about famous people. Begin to inhale this air of mediocrity so you won’t be the person I am now: clueless in front of the banality of the world, incapable of jumping in it so ending up as outsiders. Maybe if you do so you’ll be perfectly at ease in this world and you’ll have more friends, more than the few you accurately select.

So what is really the truth: were we better off when we were worst off?